“Imparar facendo”, laboratori psicomotori per educatori e bimbi

Da circa due anni in convenzione con il Comune di Massa è iniziata una bella esperienza di laboratori negli asili nido privati e comunali del territorio, seguiti da una neuropsicomotricista  e una pedagogista  della Sezione AIAS di Marina di Carrara.

Il progetto “Imparar facendo” è stato rivolto agli educatori degli asili nido e ai bambini della fascia d’età compresa tra zero e tre anni.

La Psicomotricità è finalizzata ad accogliere e rispondere ai bisogni del bambino, aiutandolo nel suo normale percorso evolutivo oppure anche in situazioni di difficoltà. Favorisce lo sviluppo delle potenzialità espressive, creative e comunicative, riferite sia all’ambito motorio che a quello simbolico/cognitivo e affettivo/relazionale.

L’intervento psicomotorio pensato per questo progetto si basa sui principi della Psicomotricità relazionale che considera l’individuo nella sua globalità psico-corporea e all’interno del suo sistema di relazioni, usando il corpo come strumento di espressione ed organizzazione dell’identità del singolo.

Nella Psicomotricità relazionale si va a lavorare sulle relazioni e sulle emozioni che queste generano. Nei primi tre anni di vita il bambino costruisce le basi della personalità e sviluppa le principali caratteristiche del proprio modo di relazionarsi e comunicare.

In questo periodo avviene il passaggio dalla dipendenza assoluta verso le figure genitoriali alla progressiva conquista della propria autonomia ed individualità.

Il bambino supera il principio di piacere, imparando a dilazionare nel tempo il soddisfacimento dei bisogni, costruisce la propria realtà iniziando ad organizzare il mondo dentro e fuori da sé.

Nella fascia 0-3 anni l’obiettivo generale di un intervento psicomotorio è quindi quello di far vivere il piacere sensomotorio e favorire la comunicazione, perché è proprio l’esperienza dell’agire motorio e del piacere di far funzionare il proprio corpo che permette al bambino di eccitare tutta la propria sensorialità.

Gli incontri sono stati suddivisi in tre fasi principali: accoglienza, sviluppo del gioco, saluto-rilassamento.

Durante l’attività il bambino ha avuto la possibilità di giocare, muoversi ed esprimersi liberamente, utilizzando materiali semplici e poco strutturati come palle, cerchi, cartoni, stoffe e tanto altro, materiali che, in assenza di consegne specifiche, favoriscono le principali  tipologie di gioco caratteristiche di questa età.

I laboratori psicomotori per gli educatori hanno avuto la finalità di fornire maggiori strumenti di osservazione nel contesto educativo (come osservare, cosa osservare, perché osservare). Inoltre attraverso i laboratori di Psicomotricità gli educatori  hanno vissuto l’esperienza diretta di lavoro corporeo secondo il nostro assunto di “imparar facendo”.