GE-O System

Questa avventura comincia grazie ad un eroe di nome Ettore. Non si tratta però del valoroso guerriero cantato da Omero nell'Iliade, ma di un bambino. Anche lui è forte, un combattente. I suoi nemici non sono però gli Achei, ma le mille difficoltà che deve affrontare ogni giorno. Ettore non cammina, utilizza una sedia a rotelle. La posizione da seduto, nonostante la fisioterapia, non gli consente una crescita armonica e il posizionamento corretto degli organi interni. Ma Ettore ha un alleato, l'AIAS onlus "Annibale Tosi" di Busto Arsizio. Tra le tante tecnologie che assistono i processi di riabilitazione fisioterapica, negli ultimi dieci anni è sicuramente la robotica quella che ha ottenuto i risultati più importanti in termini di efficacia. I dispositivi automatizzati che assistono la camminata, in particolare, sembrano essere i più adatti ad aiutare persone come Ettore. Così,  dopo uno screening accurato sulle possibilità e i macchinari esistenti in Italia e all'estero, il presidente dell'AIAS di Busto Bruno Ceccuzzi ed il suo direttore Stefano Bergamaschi si convincono che, per ciò che a loro serve, il dispositivo più adatto sia il G-EO System sviluppato da Reha Technology. Ci sono però due problemi. Il primo è di carattere economico: il dispositivo costa quasi trecentomila euro, cifra fuori portata per la onlus bustocca. Il secondo riguarda il suo utilizzo: fino a quel momento non è mai stato impiegato per la riabilitazione pediatrica. Ed è proprio qui che Ettore dà il primo contributo in questa "battaglia". Si presta lui a fare da cavia. Si reca a Verona, luogo di produzione del GE-O, con la sua famiglia e gli amici dell'AIAS, e si sottopone a una seduta. I tecnici hanno un bel da fare per regolare il tutto, ma alla fine Ettore riesce a fare la sua prima camminata! I presenti, dopo aver visto l'espressione di gioia sul suo volto, decidono che l'acquisto si deve assolutamente fare. Ma come trovare i soldi? Ancora, per la seconda volta, entra in campo il nostro eroe. Farà da testimonial per la raccolta fondi. L'AIAS si mobilita, insieme ad una miriade di volenterosi amici, e comincia una serrata attività di fundraising: vengono coinvolti dipendenti, simpatizzanti, altre associazioni, autorità, alpini, bersaglieri, marinai, si organizzano eventi, mercatini, partite del cuore concerti e cene, si utilizzano risorse accantonate in precedenza. Si arriva ad una buona cifra, ben lontana però da quella necessaria. L'ipotesi di un acquisto a breve termine si fa più lontana. Ed è a questo punto che la storia prende una piega insperata: la signora Giannina Tosi, vedova del fondatore dell'Aias di Busto, stacca un generoso assegno a copertura della cifra mancante. Il GE-O viene acquistato!

L'importanza di questo dispositivo, all'interno del sistema sanitario non solo lombardo, è notevole. Ne esistono nove in tutta Italia, ma solo uno - quello di Busto - viene utilizzato per la riabilitazione pediatrica. Una delle novità più importanti di questo macchinario, che si utilizza sugli arti inferiori, riguarda l'esecuzione del movimento: il GE-O System lascia libera l'articolazione del ginocchio (al contrario di altri dispositivi simili) permettendo in questo modo al paziente di collaborare in maniera attiva alla terapia riabilitativa. I piedi del paziente si fissano a delle piattaforme, le quali vengono mosse in alto e in basso, in avanti e indietro ed inclinate grazie all'utilizzo di sei motori: in questo modo è possibile simulare, cosa unica al mondo, non solo il cammino umano in ogni sua parte, ma anche la salita e la discesa delle scale. Il robot permette di allenare il cammino agendo su due aspetti: migliora la forza muscolare e soprattutto agisce sulla plasticità neuronale, anche precocemente, quando non si riesce a mantenere la posizione eretta, cosa impossibile con i metodi tradizionali. Il dispositivo può essere utilizzato con profitto da persone con lesioni cerebrali, lesioni midollari, malattie degenerative o con danni alle articolazioni. Risultati incoraggianti si hanno avuti anche con persone affette da Parkinson e da sclerosi multipla. Ettore lo sta utilizzando ormai da due mesi.