L'AIAS di Enna perde la sua Presidente e fondatrice

E' scomparsa il 26 febbraio scorso la Presidente dell'AIAS di Enna, Pia Zacco Auteri, una delle donne della nostra Associazione che ha contribuito a garantire ai disabili riabilitazione, assistenza, amore. Tutto questo è nel ricordo che il dott. Salvatore Bruno, medico responsabile dell'AIAS di Enna, ha condiviso durante le esequie della signora Zacco. Ne riproponiamo qui uno stralcio.

Una commemorazione esaustiva della signora Pia Zacco Auteri richiederebbe troppo tempo, essendo infinito il numero di ricordi e episodi condivisi in quasi quarant'anni di collaborazione professionale nell'avvio e nella gestione della sua grande creatura rappresentata dal Centro di riabilitazione AIAS di Enna. Peraltro mi è impossibile parlare soltanto come medico responsabile del Centro che commemora la sua Presidente, perché era impossibile lavorare con Pia Zacco senza instaurare con lei un rapporto di affetto e amicizia. D'altronde tutte le sue realizzazioni sono nate da profondi slanci affettivi e da una carica di grande umanità che ti coinvolgeva. Tutti ad Enna e nel mondo della riabilitazione siciliana hanno conosciuto la signora Zacco, per tutto quello che ha realizzato, ma credo che non si possa comprendere appieno la portata delle sue opere se non si pone mente all'epoca in cui ella le concepì e le iniziò, nei primi anni Settanta, quando a Enna l'attenzione ai problemi dei disabili era zero e la riabilitazione neuromotoria inesistente. Io stesso ricordo che all'epoca dei miei primi anni di lavoro presso la Divisione di Neurologia dell'Ospedale di Enna, l'unica risposta ai familiari dei bambini spastici era soltanto l'invito alla rassegnazione e gli esiti di ictus cerebrale venivano affidati a massaggiatori improvvisati. Anche sul piano medico la specializzazione in fisioterapia non esisteva e la riabilitazione veniva considerata una via di ripiego per ortopedici che non riuscivano a spiccare nella branca principale. Del tutto superfluo ricordare che in quell'epoca l'imprenditoria al femminile era nel Centro Sicilia inesistente. Le iniziative della signora Zacco nacquero da una scelta coraggiosa e da uno spirito di sacrificio eccezionali: da casalinga, madre di cinque figli, non esitò a sottoporsi a quotidiani viaggi in autobus ad Acireale, per permettere alla piccola Alessandra di fruire di un adeguato trattamento riabilitativo e ciò per diversi anni, sino a maturare l'idea di realizzare anche ad Enna un Centro di riabilitazione. L'idea, inizialmente considerata velleitaria ed irrealizzabile, fu portata avanti da Pia Zacco con la costante cooperazione del marito Antonio e di altri (non molti) amici coraggiosi che furono coinvolti dal suo dinamismo e dalla sua perseveranza. Il resto è sotto gli occhi di tutti: con la collaborazione dell'AIAS di Catania sorse ad Enna un primo Centro di riabilitazione ed in seguito l'AIAS di Enna ha avuto un proprio Centro riabilitativo, prima in via Sacramento e poi negli attuali locali di via Messina. Contemporaneamente nella provincia di Enna sono state costituite altre Sezioni AIAS e si sono moltiplicati i Centri di riabilitazione, presenti ora anche a Barrafranca, Piazza Armerina e Nicosia. Una delle iniziative preliminari all'apertura del Centro portata avanti dalla signora Zacco fu la formazione professionale specifica di tecnici della riabilitazione neuromotoria per cui, con la collaborazione del professor Nicoletti, ordinario della Clinica Neurologica dell'Università di Catania, ella promosse l'istituzione dei corsi della Coresi, alla quale ebbero accesso giovani ennesi che poi hanno operato nel Centro AIAS ed in altre strutture sanitarie con grande professionalità. Nel corso di questi anni sono state assistite dall'AIAS di Enna più di settecento disabili e vi hanno lavorato quasi cento persone, cifra di tutto rispetto in rapporto alla realtà occupazionale di Enna. Ma soprattutto la signora Zacco è riuscita ad affermare, prima ancora della promulgazione della Legge 104/92, il pieno diritto del soggetto disabile non ad un compatimento occasionale ma ad una assistenza che ne valorizzasse sia la dignità umana sia le peculiari risorse. Tutta la città di Enna e non solo il mondo dei disabili ha un grande debito di gratitudine nei confronti di Pia Zacco, che va inserita fra le poche donne che hanno dato un sicuro contributo alla crescita sociale della nostra città”.